lunedì 29 dicembre 2008
venerdì 26 dicembre 2008
Ventisette Dicembre
venerdì 19 dicembre 2008
L'arte e l'amore mio
domenica 14 dicembre 2008
Chopin e le lacrime
Aria
venerdì 12 dicembre 2008
Suzanne
Nel suo posto in riva al fiume
Suzanne ti ha voluto accanto
e ora ascolti andar le barche
ora puoi dormirle al fianco
sì lo sai che lei è pazza
ma per questo sei con lei
e ti offre il tè e le arance
che ha portato dalla Cina
e proprio mentre stai per dirle
che non hai amore da offrirle
lei è già sulla tua onda
e fa che il fiume ti risponda
che da sempre siete amanti
e tu vuoi viaggiarle insieme
voi viaggiarle insieme ciecamente
perché sai che le hai toccato il corpo
il suo corpo perfetto con la mente [...]
Fabrizio De Andrè
giovedì 11 dicembre 2008
Il Mare e il Vento
mercoledì 10 dicembre 2008
Ho fame della tua bocca
Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.
Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.
Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratúe.
Pablo Neruda
Neruda mi ha catturato da subito. Senza chiedere nulla mi ha catturato, sgomitando tra mie passioni. Ho fatto il suo incontro un bel pò di tempo fa, e forse allora lui mi conosceva meglio di me.
Solo da poco ho scoperto il perchè di tanta attrazione. Le parole di Neruda sono semplici, non celano secondi fini, nè chissà quali alchimie verbali. Ecco cos'era. Il modo in cui amava. Amava amare, ed era un terribile esteta. Nutriva un sentimento di carne per le comuni mortali, che diventavano angeli sotto le sue parole cangianti. E lui guardava, guardava con gli occhi e piangeva di gioia, come l'artista fa con il suo capolavoro.
Pablo è morto d'amore, in un esplosione di sensi che alcuni sognano. E questo mi legava a lui. L'incapacità di sopportare così tanto amore, così tanta bellezza.
Come lei che mi guarda, che non c'è più e ancora mi guarda.