domenica 10 luglio 2011
Nel buio, con gli occhi chiusi
mercoledì 25 marzo 2009
Ventisei Marzo, Desideroso del semplice.
martedì 24 marzo 2009
Venticinque Marzo
domenica 1 marzo 2009
Il bacio
sabato 21 febbraio 2009
Pensiero
domenica 8 febbraio 2009
Paolo e Francesca
Arrivai là
dove la notte non passa
e nulla, nulla può il giorno.
Imponente, lì, strana creatura
intorno persone, ma non del mio mondo.
Ed angoscia, arriva e non chiede
"quanto dista il sorriso da qua?"
la tempesta, dai pensieri, io vidi per terra
rumori di gente e città.
"C'è un posto" coscienza mi disse
"dove il vento l'amore non lascia".
dove le anime sanno volare
e l'amore è nascosto, stretto tra le braccia.
Lanciai lacrime in aria
e ne vennero due, che il dolor non separa.
Con il viso ed il passo di chi
toccando la terra racconta una storia.
"Io il cielo lo vidi
dove il fiume riabbraccia la madre"
ed il cielo, tu sai,
o porta nuvole, o porta amore.
E viaggiammo, viaggiammo davvero
dove neppure la vita si spinge
e ad un tratto gli occhi che guardavo
eran gli occhi di quello che piange.
Lancillotto ci insegnò la strada,
ad amarci, o a morire di gioia.
Noi col viso bianco di vita
con l'anima addosso, l'anima in gola
leggemmo di un bacio
che il buio ancora non c'era.
E toccò le mie labbra
il vento era forte, era già primavera.
Ed erano anime, una parlava
l'altra singhiozza, a dipinger la sera.
E rubaron le forze, come ruba chi ha fame
al mio corpo sfinito, al mio corpo che cade.
mercoledì 4 febbraio 2009
E' successo.
mercoledì 28 gennaio 2009
Nessi Perduti
lunedì 19 gennaio 2009
Gennaio
domenica 11 gennaio 2009
Fabrizio
In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità.
A me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa
Sentivo
la mia terra
vibrare di suoni, era il mio cuore
e allora perché coltivarla ancora,
come pensarla migliore
Libertà
l'ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato
Libertà
l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo,
per un compagno ubriaco
E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
e ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto
sabato 10 gennaio 2009
mercoledì 7 gennaio 2009
martedì 6 gennaio 2009
Come vorrei fossi qui
lunedì 5 gennaio 2009
Tre e sedici
La sedia elettrica e il tavolo elettronico
domenica 4 gennaio 2009
Le strade d'altri mondi
Tributo alla Vita
lunedì 29 dicembre 2008
venerdì 26 dicembre 2008
Ventisette Dicembre
venerdì 19 dicembre 2008
L'arte e l'amore mio
domenica 14 dicembre 2008
Chopin e le lacrime
Aria
venerdì 12 dicembre 2008
Suzanne
Nel suo posto in riva al fiume
Suzanne ti ha voluto accanto
e ora ascolti andar le barche
ora puoi dormirle al fianco
sì lo sai che lei è pazza
ma per questo sei con lei
e ti offre il tè e le arance
che ha portato dalla Cina
e proprio mentre stai per dirle
che non hai amore da offrirle
lei è già sulla tua onda
e fa che il fiume ti risponda
che da sempre siete amanti
e tu vuoi viaggiarle insieme
voi viaggiarle insieme ciecamente
perché sai che le hai toccato il corpo
il suo corpo perfetto con la mente [...]
Fabrizio De Andrè
giovedì 11 dicembre 2008
Il Mare e il Vento
mercoledì 10 dicembre 2008
Ho fame della tua bocca
Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.
Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.
Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratúe.
Pablo Neruda
Neruda mi ha catturato da subito. Senza chiedere nulla mi ha catturato, sgomitando tra mie passioni. Ho fatto il suo incontro un bel pò di tempo fa, e forse allora lui mi conosceva meglio di me.
Solo da poco ho scoperto il perchè di tanta attrazione. Le parole di Neruda sono semplici, non celano secondi fini, nè chissà quali alchimie verbali. Ecco cos'era. Il modo in cui amava. Amava amare, ed era un terribile esteta. Nutriva un sentimento di carne per le comuni mortali, che diventavano angeli sotto le sue parole cangianti. E lui guardava, guardava con gli occhi e piangeva di gioia, come l'artista fa con il suo capolavoro.
Pablo è morto d'amore, in un esplosione di sensi che alcuni sognano. E questo mi legava a lui. L'incapacità di sopportare così tanto amore, così tanta bellezza.
Come lei che mi guarda, che non c'è più e ancora mi guarda.